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Il Melo ONLUS: da oltre 45 anni un riparo sicuro

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  • LETTERA DI VICINANZA UMANA E SOLIDARIETA' CIVILE

    LETTERA DI VICINANZA UMANA E SOLIDARIETA' CIVILE

    Author Gabriele Illarietti

    La Direzione della Cooperativa Sociale Il Melo, a nome di tutto l’ente, e il Comitato Terra degli Uomini desiderano esprimere la propria vicinanza umana e solidarietà civile ai sig.ri Consiglieri del Comune di Gallarate Davide Ferrari, Giovanni Pignataro, Sonia Serati e Margherita Silvestrini, fatti oggetto nella giornata di ieri di un gravissimo e inqualificabile attacco pubblico a mezzo social media da parte dell’esponente di una formazione estremista della destra spagnola presente al famigerato Remigration Summit svoltosi lo scorso 17 maggio presso il Teatro Condominio “Vittorio Gassman” di Gallarate, secondo quanto riportato dagli organi di stampa. Manifestiamo la nostra preoccupazione per questa deriva assolutamente anti-democratica di un rilevante dibattito sociale, culturale e politico in corso a livello cittadino e non solo, confidando nell’impegno attivo da parte di tutti i rappresentanti delle Istituzioni locali e degli organi statali preposti, perché provvedano esplicitamente a mettere in atto con prontezza ogni iniziativa utile a ristabilire il contesto violato dei principi fondamentali non derogabili per la democrazia italiana, volti a garantire il corretto svolgersi dell’attività dei rappresentanti pubblici della più importante istituzione cittadina e la loro tutela pubblica e personale. Ancor più in momenti simili, teniamo a sottolineare l’importanza del rispetto delle generazioni che ci hanno preceduto, che hanno combattuto per l’istituzione della Democrazia Italiana, e della speranza per le generazioni future, perché possano continuare a goderne consapevolmente!

  • PERCHE' E' SEMPRE IL MOMENTO BUONO

    PERCHE' E' SEMPRE IL MOMENTO BUONO

    Author Gabriele Illarietti

    Perché è sempre il momento buono.

    Perché parlare ancora di quanto avvenuto sabato 17 maggio a Gallarate, in particolare all’interno del Teatro Condominio “Vittorio Gassman”? In effetti, alcune cose sono successe dentro il teatro e altre invece al di fuori di esso. Non riteniamo sia necessario commentare la sfilata dei “bravi ragazzi” intervenuti, né il livello internazionale dei relatori; secondo quanto riportato dalla stampa, per alcuni di essi parlano le fedine penali, le segnalazioni di polizia e i provvedimenti di pubblica sicurezza, anche dei loro stessi paesi di origine (non si sarebbe forse dovuta applicare proprio a loro il loro stesso slogan della “reimmigrazione”? Chissà cosa ne avrebbero pensato…). Invece sono stati accolti e ospitati da un Paese democratico e civile, che ha persino consentito loro di esprimere idee aberranti in una sala di pubblico spettacolo di proprietà del Comune, certo non facendo finta di nulla, come si è visto dalle reazioni preventive (a Somma Lombardo e Busto Arsizio), immediate (a Gallarate) e più ponderate nei giorni successivi (a livello nazionale). Neppure di questo ci pare necessario parlare oltre. In Democrazia, per dirimere aspetti procedurali, regolamentari e politici di quanto avvenuto ci sono sedi e soggetti ben precisi deputati a farlo, ai quali tutti noi in Italia affidiamo la tutela della nostra “pari dignità sociale […], senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (Cost. Italiana art. 3). E allora di cosa vale la pena parlare ancora?

    Vale la pena parlare ancora e sempre, ancor più oggi, nell’attuale clima internazionale, delle Persone, dei cittadini italiani “pari in dignità sociale” e anche dei 'non cittadini', perché anch’essi sono Persone, nati “liberi ed eguali in dignità e diritti […] dotati di ragione e di coscienza [che] devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” (Dic. Universale dei Diritti Umani).

    Di tutto ciò vale la pena parlare e confrontarsi per non permettere che la libertà di parola garantita in Italia da questi principi costituzionali e internazionali venga presa in giro da chi dietro a facce per l’occasione ripulite e rispettabili sostiene principi del tutto opposti, principi secondo i quali si possa anche solo pensare di disporre arbitrariamente di altre Persone (non pacchi o cose inanimate e inerti) solo per la loro provenienza, la loro origine, la loro vicenda umana.

    Riteniamo che il modo migliore per avviare questo confronto e anche per reagire con gesti concreti a quanto è accaduto in città, sia quello di andare a votare ai prossimi referendum nei giorni 8 e 9 giugno, esercitando democraticamente in modo consapevole il proprio diritto di voto, in particolare in merito al quinto referendum, per favorire una migliore integrazione grazie al riconoscimento della cittadinanza italiana.

    Non bastano le parole o le buone intenzioni, abbiamo di fronte un’opportunità concreta nella quale contano i fatti, le scelte come cittadini.

    ACLI Gallarate

    Auser insieme di Gallarate ONLUS

    Comitato Terra degli Uomini

    Il Melo ONLUS soc.coop.soc.

 

Contatti

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